Nel 2024, sono state introdotte alcune significative novità riguardanti gli affitti brevi e la cedolare secca. Secondo la legge di Bilancio, per le locazioni abitative con durata non superiore a 30 giorni di più appartamenti, si applica un’aliquota al 26% a partire dalla seconda abitazione. Questa misura riguarda il contratto di affitto della seconda, terza e quarta casa; a partire dalla quinta abitazione, è necessario aprire una partita Iva. Per un solo appartamento affittato, l’aliquota rimane ferma al 21%.
Dal 1° gennaio 2024, chi opta per il regime della cedolare secca per la tassazione degli affitti brevi deve calcolare l’imposta sostitutiva applicando la nuova aliquota del 26%, mentre è prevista una riduzione al 21% per i redditi derivanti da locazioni brevi relative a un’unità immobiliare specificata dal contribuente nella dichiarazione dei redditi.
Per chiarire ulteriormente la situazione, il Fisco fornisce indicazioni aggiuntive, specificando che per locazioni brevi si intendono contratti di locazione di immobili ad uso abitativo con durata non superiore a 30 giorni, inclusi quelli che comprendono servizi di fornitura di biancheria e pulizia, stipulati da persone fisiche al di fuori dell’attività d’impresa, direttamente o tramite intermediari immobiliari o portali telematici.
Fonte: https://www.fiscooggi.it/posta/locazioni-brevi-e-cedolare-secca-0