Il compromesso e il rogito sono due tappe fondamentali di una transazione immobiliare. Il compromesso costituisce un accordo preliminare tra acquirente e venditore, delineando le condizioni dell’acquisto e fissando la data entro cui si completerà il rogito, ossia l’atto notarile che convalida il trasferimento di proprietà.
Il compromesso è un contratto preliminare di vendita stipulato tra le parti interessate, con il quale si formalizza l’impegno all’acquisto dell’immobile, spesso mediante il versamento di una caparra da parte dell’acquirente.Il rogito, invece, rappresenta il contratto definitivo che ratifica l’accordo e rende ufficiale il trasferimento di proprietà dell’immobile. Un notaio, incaricato di verificare la regolarità dei documenti e dei dati catastali, si assicura della correttezza dell’operazione. Nel frattempo, l’acquirente ha la possibilità di effettuare le proprie verifiche sulla conformità degli impianti e sul rispetto delle normative vigenti.
Il periodo di tempo tra la firma del compromesso e il rogito notarile può variare in base alle specifiche circostanze dell’operazione e alle leggi locali. Durante la stipula del compromesso vengono definite le condizioni dell’acquisto, incluso il termine entro cui avverrà il passaggio di proprietà, noto come rogito. Affinché sia conforme alla legge, se il contratto preliminare viene redatto autonomamente, deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni dalla firma; se, invece, viene stipulato con l’assistenza di un notaio, la registrazione deve avvenire entro 30 giorni.
Qualche informazione in più: https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2024/03/11/178352-tempo-massimo-tra-compromesso-e-rogito-tutto-cio-da-sapere