Nonostante un contesto macroeconomico e geopolitico complesso, nei primi sei mesi del 2024 si è confermata la ripresa degli investimenti immobiliari iniziata a fine 2023. Un’analisi di JLL evidenzia che nel primo semestre dell’anno sono stati raggiunti circa 3,5 miliardi di euro in investimenti, con un incremento del 66% rispetto allo stesso periodo del 2023. I settori hospitality e retail hanno trainato la crescita, specialmente nel secondo trimestre. Il segmento degli uffici ha registrato il maggior volume di investimenti, con 960 milioni di euro, pari al 27% del mercato totale, recuperando terreno rispetto al 2023, quando la logistica dominava.
A Roma, due operazioni significative hanno caratterizzato il semestre: una nel CBD nel primo trimestre e una transazione di un portafoglio di tre asset nel CBD e Centro nel secondo trimestre. A Milano, le principali transazioni hanno riguardato un asset owner-occupier nel CBD e zona Loreto nel primo trimestre e un asset in zona Cadorna nel secondo trimestre.
Milano rimane un punto di riferimento per gli investitori, con un forte interesse per i prodotti core che ha limitato il repricing osservato in altre aree europee. Anche l’interesse per Roma è cresciuto, come dimostrano i volumi di investimento. I fondamentali del settore sono solidi grazie al disallineamento tra domanda e offerta, con un aumento dei rendimenti prime al 4,5% a Milano e al 4,75% a Roma.
Il settore Hotels & Hospitality ha attirato investimenti significativi, raggiungendo circa 800 milioni di euro nel primo semestre, di cui oltre 500 milioni nel secondo trimestre, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2023. Roma ha confermato la sua attrattività sia per operazioni value add che per prodotti core. Il mercato del Living & Healthcare ha registrato investimenti per 170 milioni di euro. Sebbene i volumi siano in calo, l’interesse per il living è dimostrato dalla riconversione di immobili terziari in residenziali, con cinque transazioni per un valore di circa 100 milioni di euro. I rendimenti prime sono del 5% per il Multifamily e del 6% per l’Healthcare.