Il Governo sta pianificando una riforma dell’ecobonus per il 2025, con l’obiettivo di favorire la riqualificazione energetica degli edifici residenziali. Le principali categorie target saranno le prime case, le unità immobiliari con classi energetiche basse e i proprietari con redditi inferiori, mentre saranno escluse le abitazioni di lusso e le tecnologie non conformi alle normative europee, come le caldaie a gas. Una delle principali novità è l’abolizione della cessione del credito.
L’incentivo sarà progettato per durare almeno dieci anni, con l’intento di raggiungere gli obiettivi della direttiva europea Case Green (EPBD), che prevede una riduzione del 16% dei consumi energetici entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Gli sgravi fiscali saranno concessi solo in casi specifici, premiando soprattutto interventi integrati e strutturati per migliorare l’efficienza energetica, con benefici crescenti a seconda dei risultati ottenuti.
Il nuovo modello non è ancora chiaro, ma è probabile che includa strumenti finanziari alternativi, come mutui green agevolati garantiti dallo Stato, ispirati a modelli già esistenti come i mutui Consap per gli under 36.